Il Vicariato di Avola ringrazia e saluta Mons Angelo Giurdanella
di Ada Mazzonello
A pochi giorni dall’inizio del suo ministero episcopale nella Diocesi di Mazara del Vallo, il Vicariato di Avola ha accolto S.E. Rev.ma Mons. Angelo Giurdanella, per ringraziare il Signore del suo ministero sacerdotale come parroco prima e come Vicario Generale in seguito.
Alla presenza del Vicario Foraneo don Rosario Sultana, dei presbiteri, dei diaconi e del popolo di Dio di Avola, la Chiesa Madre ha ospitato la concelebrazione nella quale è stata spezzata dal Vescovo Angelo la Parola del giorno, memoria di San Giovanni XXIII, 60° anniversario dell’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II.
Le comunità parrocchiali hanno partecipato con gioia e commozione a quello che non è stato un saluto, ma un ringraziamento.
Mons. Giurdanella ha, infatti, ringraziato Avola per l’affetto e la cura ricevuti negli anni della sua presenza ad Avola, dal 1980 come insegnante alla Capuana, vicario parrocchiale nel settembre 1984 al Sacro Cuore, fino al 2010, come parroco di San Giovanni e per tutto il suo servizio di Vicario Generale, ad oggi, giorno in cui lascia la Diocesi di Noto per iniziare il suo ministero episcopale a Mazara.
Non conta la geografia: S.E. Mons. Giurdanella ha dato a ciascuno appuntamento per ritrovarsi nell’amicizia con lui davanti al Tabernacolo, dove risiede l’ “Amico comune” e nell’incontro leale e benevolo con gli altri.
È stato il Vicario foraneo, don Rosario Sultana, a salutare Mons. Angelo, a nome del clero di Avola e di tutti i fedeli laici, esprimendo la gioia e assicurando la preghiera in accompagnamento alla missione di pastore che va a guidare la porzione di popolo di Dio a lui affidata.
Don Rosario ha sottolineato la coincidenza del nome del Santo Giovanni XXIII, al secolo Angelo Roncalli, iniziatore proprio nella data odierna del Concilio Vaticano II, con il nome di Mons. Giurdanella: Angelo, “messaggero di Dio”, annunciatore del Vangelo nella chiesa sorella di Mazara del Vallo.
A Papa Giovanni XXIII, il Papa della carezza, è stato affidato il ministero episcopale di don Angelo, con l’augurio di essere, in mezzo alla sua Chiesa mazarese, sentinella vigile, di annunziare al mondo la speranza, di esserne profeta coraggioso, testimone e servo fedele, di infondere fiducia e di proclamare di fronte a chiunque le ragioni della speranza cristiana.