Don Sultana presiede l’Eucaristia all’altare di San Michele Arcangelo nella festa degli Arcangeli
di Enrica Munafò
Il 29 settembre, festa dei Santi Arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele, la comunità Chiesa Madre si è riunita per la prima volta all’altare dedicato a San Michele per la santa Messa, presieduta dal parroco Don Rosario Sultana e partecipata da numerosi fedeli.
La statua lignea, di artistica fattura del ‘700, rappresenta San Michele vestito da guerriero, perché è l’avversario più temuto dal maligno.
Il male non è, purtroppo, un’invenzione mitologica; i Vangeli ci raccontano quante volte Gesù, nella sua vita, ha lottato e combattuto contro il maligno. Anche nella nostra vita il diavolo agisce sotto tante forme e espressioni. Nella Chiesa Cattolica la persona del Vescovo rappresenta l’esorcista per eccellenza, poi ci sono i sacerdoti diocesani, mandati come esorcisti dal Vescovo per liberare le persone possedute dal maligno.
Il demonio esiste e opera; per questo noi, con la nostra preghiera, dobbiamo rivestirci dell’armatura della fede per combattere il male. D’altronde tutta la vita è una lotta contro il male. Chi fa male in modo deliberato, strutturato e organizzato si può definire “ministro di Satana”. Noi, però, dobbiamo stare attenti a lottare contro il maligno, non contro il peccatore, perché Satana si serve di noi per fare del male agli altri. La lotta non è mai contro l’uomo: ogni uomo è deputato per la vita che gli è concessa a lavorare per il Regno di Dio e dobbiamo pregare perché il male si allontani dalla nostra vita. In questo chi può aiutarci meglio di San Michele e gli altri due arcangeli, che sono servitori di Dio?
L’arcangelo Gabriele è deputato a essere il messaggero di Dio per eccellenza. Egli porta le notizie che riguardano Dio, infatti va da Maria ad annunciare il progetto di Dio sull’umanità con l’incarnazione del Verbo.
Noi, nel nostro servizio di annunciatori del Vangelo fra gli uomini, possiamo e dobbiamo chiedere aiuto nell’annuncio per l’intercessione dell’arcangelo Gabriele.
L’Arcangelo Raffaele è servo di Dio attraverso il soccorso a chi si trova nel bisogno, è il guaritore di Dio.
Tutti e tre gli arcangeli operano per aiutare Dio nella sua opera di salvezza.
Nel Vangelo del giorno Natanaele si dice che vedrà cose grandi: nel cielo aperto gli angeli di Dio salgono e scendono sopra il Figlio dell’Uomo a voler dire che Gesù è veramente il Figlio di Dio, che si è fatto carne per amore dell’uomo.
Chiediamo al Signore che ci metta accanto sempre questi tre arcangeli per comprendere il mistero di Dio.
Alcuni mistici sostengono che, quando un sacerdote celebra l’Eucaristia, tutta la corte angelica scende a servire all’altare per far comprendere agli uomini in maniere esperienziale il mistero Dio. Gli angeli, infatti ci accompagnano per entrare nel mistero della rivelazione di Dio nell’Eucaristia, sussurrandoci che Dio ci vuole bene e ci vuole salvare.
Tutto questo, con fervore e persuasione, ha trasmesso don Rosario Sultana nell’omelia di questa Eucaristia a una numerosa presenza di fedeli che ha seguito in silenzio e attenzione la celebrazione.
Il parroco ha concluso infine esortando i fedeli a chiedere al Signore di non fare mancare mai la presenza dei suoi Angeli perché, dove ci sono i suoi servitori, lì c’è Dio.
Bellissimo il suo augurio finale che ciascuno di noi possa contemplare sempre il volto di Dio e lodarlo e ringraziarlo insieme con i suoi angeli. I fedeli alla fine della celebrazione si mostravano contenti ed edificati da una celebrazione così sobria e profonda che ha trasmesso consolazione e conforto perché ha dato loro la consapevolezza di non essere soli nella lotta contro il male. Ha animato tutta la liturgia il nostro bravo segretario Santino.