Cammino Sinodale: Tempo di ascolto e discernimento 2021-24
Mons Angelo Giurdanella Vic. Generale
Al via il percorso sinodale diocesano e nazionale che avrà come orizzonte il Giubileo del 2025. Per attuare il cammino sinodale voluto da Papa Francesco, la CEI ha pubblicato, unitamente all’Ufficio Catechistico Nazionale, la “Carta di intenti” che rappresenta una sorta di mappa del percorso cominciato con l’Assemblea dei Vescovi lo scorso maggio che si snoderà per cinque anni.
Esso avrà come protagoniste le diocesi, le parrocchie e le multiformi espressioni del mondo ecclesiale. In Diocesi il nostro Vescovo, già dopo il 5° Convegno Ecclesiale Nazionale (Firenze 9-13 novembre 2015), ha avviato un cammino sinodale per leggere in sinossi l’Evangelii Gaudium e il nostro Secondo Sinodo diocesano per rendere le nostre parrocchie sempre più missionarie. Questo cammino è stato interrotto a marzo del 2020 a motivo della pandemia. La proposta del cammino sinodale ci darà l’opportunità di riprendere con rinnovato impegno, il cammino della nostra Chiesa locale e di declinarlo nella realtà viva e concreta della nostra Diocesi.
L’anno pastorale 2021-2022 è la prima tappa italiana che sarà “dal basso verso l’alto” e avrà come snodo il “coinvolgimento del popolo, delle parrocchie, dei movimenti e delle associazioni ecclesiali”.
L’anno pastorale 2022-2023 costituisce la seconda tappa che andrà “dalla periferia al centro”: momento unitario di raccolta, dialogo, confronto dei credenti. Prima di suggerire e di decidere, è bene mettersi in ascolto. Non un ascolto frettoloso e superficiale ma profondo, che faccia emergere le grandi domande di senso e il bisogno di rigenerare le relazioni. Tutto questo credo che abbia a che fare con il “sensus fidei”, che il Papa desidera venga intercettato nel percorso sinodale. Il Papa stesso ha ricordato che fare sinodo non è “fare parlamento”, ma è dare la parola ai germi di fede, di amore e di speranza che abitano il cuore anche di tanti “lontani”; è dare forma alle
esperienze che trasmettono coraggio; è sentire che cosa hanno da dire i ragazzi, gli adolescenti, i giovani e le famiglie. Sarebbe bello che una volta tanto non fossero gli adulti a parlare “dei giovani” o “ai giovani”, ma che fossero i giovani a parlare di loro stessi agli adulti. La famiglia deve diventare, per vocazione, il primo luogo dell’esperienza sinodale così da aiutarci ad uscire dall’ individualismo e convertirci ad un “noi ecclesiale”.
La terza tappa, prevista per il 2024, ruoterà attorno alle sintesi delle diverse istanze provenienti dalle diocesi. Si preferisce utilizzare sempre l’espressione “cammino sinodale” in un percorso il cui filo conduttore è l’annuncio del Vangelo in un tempo di rinascita.
La “Carta di intenti” indica alcuni PERCORSI:
- abbondante semina della Parola: la lectio in tutte le parrocchie
- il rinnovamento della catechesi, non più sullo stile scolastico, ma sul modello della famiglia
- Chiesa domestica: circolare ed esperienziale;
- nuovi linguaggi per una “nuova evangelizzazione”;
- la celebrazione dei sacramenti nella comunità, con una attenzione ai sacramenti
- dell’iniziazione cristiana e formazione alla ministerialità ecclesiale;
- la consegna della fede alle nuove generazioni;
- l’urgenza che la famiglia ritorni ad essere soggetto di evangelizzazione in forza del sacramento del matrimonio
- una nuova primavera di solidarietà e carità, nello stile della visita;
- un più energico impegno civile per la casa comune;
- un servizio politico che mostri non “progetti altri” ma l’ “oltre di ogni progetto” all’altezza della ripresa auspicata.
Arriveremo al sinodo dei Vescovi (2024) con un cammino ecclesiale dove la sinodalità diventi modalità abituale di essere Chiesa. Non un piano da programmare e realizzare ma un processo da avviare e uno stile da incarnare. Faremo ripartire la nostra vita ecclesiale e pastorale dallo stile nuovo che lo Spirito ci suggerirà.
PROGRAMMA
1. Mercoledì 20 ottobre 2021, anniversario di ordinazione presbiterale del nostro Vescovo, assemblea liturgica per l’avvio del cammino sinodale, in Cattedrale, ore 18.00. Essendo un giorno feriale, permetterà una più ampia partecipazione dei presbiteri e dei rappresentanti laici vicariali.
2. Lunedì 25 e martedì 26 ottobre 2021, convegno pastorale diocesano in Cattedrale, ore 18.00-20.00. Tema del primo giorno: “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione”. Tema del secondo giorno: “Sinodalità e liturgia”. Guiderà le riflessioni il Prof. Don Pino Ruggieri; seguiranno due interventi-testimonianza sul nostro II Sinodo diocesano del Prof. Antonio Sichera e del Prof. Maurilio Assenza, entrambi memoria storica e componenti degli organismi sinodali.
3. Costituzione della segreteria diocesana per il cammino sinodale con il compito di promuovere e coordinare i vari momenti formativi, la modalità di consultazione della base, la somministrazione dei questionari, la raccolta e l’elaborazione dei dati emersi. La segreteria del
Sinodo, dopo l’insediamento, raccoglierà contributi, proposte e suggerimenti dai vicariati e dalle comunità di parrocchie per il nostro cammino.
4. L’individuazione di una equipe formativa itinerante per la catechesi sulla sinodalità nei singoli vicariati. Alcuni hanno dato la loro disponibilità. Rimaniamo in attesta di quanti altri – presbiteri, diaconi e laici – vogliono offrire il loro servizio alle comunità ecclesiali.
5. La ripresa delle assemblee periodiche dei presbiteri a partire dal tempo di Avvento, come pure del corpo diaconale, delle aggregazioni laicali e del popolo di Dio. Alla luce della prima esperienza sinodale, come ci viene testimoniata nel libro degli Atti degli Apostoli per dare un fondamento biblico al nostro camminare insieme. I singoli credenti sanno di appartenersi reciprocamente essendo “membra gli uni degli altri”, innestati nel Corpo di Cristo.
6. La ripresa, dopo il convegno diocesano, delle tematiche emerse, in un confronto-approfondimento a livello vicariale, delle comunità di parrocchie e delle aggregazioni laicali.