FESTA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA
“La Chiesa cammina nel tempo e muove incontro al Signore che viene. In questo cammino procede ricalcando l’itinerario della Vergine Mara, la quale avanzò nella peregrinazione della fede e serbò fedelmente la sua unione col Figlio fino alla Croce.”
(Lumen Gentium 58)
La festa dell’Immacolata Concezione di Maria Vergine è un appuntamento importante nella tradizione religiosa avolese ed è stata per tanti anni ad Avola l’unica festa dedicata alla Madonna, ora c’è anche, in estate, la festa della Madonna del Carmelo nella parrocchia omonima.
L’Immacolata è festeggiata nella Chiesa Madre, dove si trova l’antica statua della Madonna che, con il restauro, è tornata al suo originario splendore.
Ogni anno, la Comunità parrocchiale Chiesa Madre prepara il Triduo della festa con meditazioni su aspetti della Madonna dettate da sacerdoti diversi. Le meditazioni del triduo di ogni anno aiutano i fedeli a riscoprire e conoscere meglio Maria, che ha avuto fiducia in Dio fino in fondo, si è messa in dialogo continuo col Signore e ha risposto consapevolmente al progetto divino, operando da protagonista e collaborando Dio, già precedendo il Figlio, nell’opera di liberazione di ogni uomo.
Nel giorno della Solennità ha luogo la processione cittadina verso le ore 16,00 per dare la possibilità a tutti di parteciparvi e poi poter andare alla celebrazione eucaristica nelle proprie parrocchie. La processione con il simulacro dell’Immacolata percorre il centro esagonale della città, soffermandosi davanti alle chiese che tocca nel percorso. Le comunità parrocchiali accolgono con festoso suono delle campane Maria nel suo passaggio e il parroco, nella breve sosta della statua davanti alla sua Chiesa, tiene una breve riflessione. Al termine della Processione, l’Immacolata rientra in Chiesa Madre, dove si celebra la Santa Messa solenne, animata dal coro parrocchiale.
Alla Processione dell’Immacolata, in passato, partecipavano tutte le parrocchie della città e una grande folla seguiva la statua, accompagnata dalla banda musicale.
Negli ultimi anni solo pochi fedeli hanno seguito la processione, mentre ultimamente, si nota una ripresa e una più grande partecipazione. L’augurio è che la festa dell’Immacolate possa tornare ad avere una connotazione cittadina, come una volta.
Una bella preghiera di Michel Quoist recita così:
“La mia più bella invenzione, dice Dio, è mia Madre.
Mi mancava una mamma e l’ho fatta.
Ho fatto mia Madre,
prima che Ella facesse me.
Ora sono veramente uomo
come tutti gli uomini.
Non ho più nulla da invidiare loro
perché ho una mamma.
Mi mancava.
Mia Madre si chiama Maria, dice Dio.
La sua anima è pura e piena di grazia.
Il suo corpo è vergine e pervaso
da una luce tale che sulla terra
mai mi sono stancato
di guardarla, di ascoltarla, di ammirarla…
E se non si è stancato Gesù di ascoltarla e ammirarla… Se lo stesso Gesù ha avuto bisogno di avere una madre, pensate quanto più grande è il nostro bisogno! E’ proprio nel tempo liturgico forte dell’Avvento che la Chiesa Madre si prepara con cura a questa luminosa solennità, imitando l’itinerario della Vergine Madre di Gesù e madre nostra.