Avola 5 Branca LC

In primavera gli scout, un po’ come le Giovani Marmotte raccontate dalla Disney, non possono restare chiusi nelle loro sedi. Il 27 e il 28 aprile anche il gruppo Avola 5 ha avuto modo di uscire dai locali della parrocchia per vivere lo scoutismo come B.P. comanda. Branco e reparto hanno partecipato, infatti, a due importanti eventi di zona: le “piccole tracce” e il “San Giorgio”.

Lasciare il mondo “un po’ migliore” di come lo si é trovato é molto difficile, specialmente se non lo si conosce bene. Conoscere il passato, la storia, la cultura popolare e le tradizioni della nostra terra é, anche per i più piccoli della nostra famiglia scout, un’esigenza che non può esser ignorata.

Avola 5 alle “piccole tracce”

Le “piccole tracce” non sono altro che questo: un’attività che consente di approfondire, “con il gioco e non per gioco” (parola di B.P.), cosa la nostra Sicilia é stata capace ed é capace ancora oggi di offrire. Il 27 e il 28 aprile, con i lupetti di secondo anno, abbiamo imparato qualcosa in più sul sale, sulla lavorazione di questo famosissimo “oro bianco” e sulle saline della nostra isola. Giocando, i piccoli hanno conosciuto le varie fasi che permettevano ai nostri antenati di ricavare sale dall’acqua marina. Tantissime uniformi, tantissimi cappellini e altrettanti fazzolettoni hanno contaminato l’area antistante il Seminario Vescovile di Noto. È stata anche un’occasione per nuove conoscenze e amicizie con fratellini e sorelline di altri gruppi e altri paesi. L’Avola 5 c’era e torna a casa più ricca e maggiormente consapevole di tutto ciò che lo scoutismo può donare. “Dono” é stato infatti uno dei tanti messaggi che abbiamo voluto lasciare, con il sale colorato dai lupetti e con l’aiuto dei maestri infioratori, a Noto. I 6 lupetti del branco Seeonee Avola 5 insieme ai “vecchi lupi” sono tornati con una consapevolezza: lo scoutismo deve lasciar traccia e deve, all’insegna della diversità e della bellezza, sventolare i colori che porta con sé (un po’ come abbiamo fatto con il sale).

Avola 5 “il nostro Reparto ALDEBARAN San Giorgio 2019”

Se “tradizione e colore” hanno riempito il weekend dei più piccoli, “impresa e comunità” sono invece le parole d’ordine del nostro reparto che, con tutti i reparti della Zona Netina, ha affrontato il San Giorgio 2019. Il reparto, branca che coinvolge gli scout dai 12 ai 16 anni, ogni anno é protagonista di quest’evento che celebra Giorgio, il grande cavaliere cristiano protettore degli esploratori e delle guide del mondo. Ma, diversamente dalle “piccole tracce”, che sono state all’insegna della scoperta da parte dei più piccoli, il San Giorgio 2019 della nostra zona ha reso protagonisti dell’ organizzazione alcuni dei ragazzi stessi: i capi squadriglia si sono infatti incontrati giorni prima a Rosolini per poi rincontrarsi sabato 27, con le proprie squadriglie al seguito. Volpi, aquile, delfini e leoni dell’Avola 5 sono arrivati a Ispica (Baia porto “Ulisse”) per vivere l’evento. Sole battente, tende e attività hanno caratterizzato i due giorni; anche i più grandi, giocando (B.P. é sempre stato chiaro in questo), hanno sperimentato come possa esser bello vivere in comunità, nel rispetto dei ruoli. Un motto semplice e troppo spesso banalizzato é sempre sullo sfondo: “tutti per uno, uno per tutti”. Lo scoutismo cerca di far questo: indicare ai ragazzi la strada da seguire per far sì che le cose vadano nel verso giusto. Nessun leader, nessun primato ma soltanto una comunità che guarda al bene comune: i ragazzi hanno dimostrato di come non sia impossibile, sebbene spesso risulti molto complesso. Il San Giorgio ha voluto lasciare questo messaggio: fondamentale é riconoscere ogni persona come unica e irripetibile. Ognuno di noi altro non é che un tassello di un grande puzzle che ha il compito, non semplice, di partecipare alla creazione di un mondo di pace e di fraternità, dove le differenze non dividono ma uniscono nella nostra unica grande famiglia: l’umanità.

Santa Messa al San Giorgio 2019

In entrambe le attività non é potuta mancare la Santa Messa dato che nel nostro cammino non é possibile lasciare indietro Gesú. Abbiamo avuto anche il piacere di vedere il nostro fazzolettone in uno dei due altari dato che il nostro assistente ecclesiastico – Don Rosario Sultana – ha concelebrato a Ispica con i più grandi.

 

La Fiamma e dietro il Reparto Avola 5

Un weekend pieno di giochi e contenuti ma siamo ben consapevoli, sia noi capi che i ragazzi, che tutto ciò non é sufficiente e non può permetterci di aspettare il prossimo. Scout lo si é giornalmente e la promessa che ci accomuna chiede di fare del nostro meglio in ogni circostanza e non soltanto quando indossiamo un fazzolettone. I ragazzi non sono il futuro ma sono in grado di essere anche il presente e lo sanno bene: attività come queste permettono soltanto di chiarire di cosa ha bisogno la nostra società e di dare la grinta necessaria per affrontare la quotidianità.

Luigi Scifo

Condividi: