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Festeggiamenti in onore di San Sebastiano nel secondo anno del Sinodo

di Enrica Munafò

Il triduo in preparazione alla festa di San Sebastiano è stato incentrato, in questo secondo anno di cammino sinodale, sulla casa di Betania (Lc.10,38-42) aperta a tutti, con i cantieri della strada e del villaggio, dell’ospitalità e della casa, delle diaconie e della formazione. Questi aspetti sono stati illustrati dalle omelie dettate da don Paolo Trefiletti, don Gigi Paternò, don Paolo Catinello durante le Eucaristie del triduo animate dalle loro rispettive parrocchie di Santa Maria di Gesù, di Sant’Antonio e di San Giovanni Battista.

Venerdì 20 gennaio, si è celebrata la santa messa della solennità di San Sebastiano, nella Chiesa Madre, gremita di fedeli provenienti da tutte le parti della città.  Ha presieduto l’Eucaristia il parroco della Chiesa Madre, l’arciprete don Rosario Sultana; hanno concelebrato i confratelli Don Di Rosa Giuseppe, Dn Fortunato Di Noto, Don Enzo Iacono Isidoro e Don Paolo Trefiletti. Ha animato la liturgia Pino Bellomia, sempre disponibile al servizio liturgico. Sono state presenti le Autorità civili e militari, il Corpo dei Vigili Urbani e il popolo di Dio, devoto al potente Santo protettore San Sebastiano. 

Il parroco, don Rosario Sultana, dopo i ringraziamenti ai partecipanti tutti, ha tenuto un’omelia chiara e completa sia nel tracciare la coerente testimonianza di vita del Santo sulle impronte di Gesù, sia sul Sinodo. Ha delineato i tratti salienti della vita del santo bimartire, uno dei primi santi della cristianità, che gode di un culto diffusissimo in varie parti del mondo. San Sebastiano, da uomo coraggioso, mosso dalla sua grande fede, era convinto che chi uccide il corpo non può uccidere l’anima e che i progetti di Dio non corrispondono a quelli degli uomini. Per ben due volte hanno provato a sopprimere il suo corpo per far passare sotto silenzio la sua testimonianza, ma il Signore ha disposto diversamente per il santo, come fa anche per noi. San Sebastiano ha pagato con la vita la fedeltà al suo Signore, ed è stato riconosciuto dal Padre celeste degno di godere l’eternità. Il Parroco ha continuato invitandoci a riflettere se noi, che in una nostra invocazione diciamo:” Prima Dio e poi San Sebastiano,” mettiamo veramente al primo posto Dio e non piuttosto il denaro, la carriera, il perbenismo farisaico ecc.

L’arciprete ci ha poi invitato a mettere in pratica la parola di oggi: “È meglio soffrire, operando il bene, che facendo il male”, suggerendoci di offrire per amore e con amore la nostra vita ai fratelli, mettendo al primo posto il bene.  Ha poi evidenziato che la festa del Santo quest’anno si interseca col secondo anno del Sinodo, che siamo chiamati a vivere attraverso i percorsi di ascolto e accoglienza dettati dai “cantieri di Betania”. Questi vogliono aiutarci a riscoprire il volto di una nuova Chiesa, che pratichi nell’ordinarietà la sinodalità, con tutta la fatica del camminare insieme. Tutta la Chiesa è un grande cantiere sempre aperto, dove siamo chiamati a operare, facendo la nostra parte con parresia, ascoltando anche i lontani dalla chiesa, discernendo e orientando il nostro cammino secondo quanto lo Spirito suggerisce alla Chiesa, perchè il mondo creda.

Don Rosario nell’omelia ha manifestato la sua grande gioia per il dono del nuovo Vescovo, Salvatore Rumeo, invitando l’assemblea dei fedeli a pregare e a collaborare con il nuovo Pastore. La nostra Chiesa locale, condotta e guidata amorevolmente dal nuovo Vescovo, desidera ardentemente “camminare insieme”, delineare con lui nuovi percorsi, creare e favorire spazi di ascolto reali.

Dopo l’omelia, il vicesindaco, Avv. Massimo Grande, che sostituiva la nostra cara Sindaco Avv. Rossana Cannata impegnata fuori per gemellaggio e promozione del nostro territorio, ha acceso il cero votivo al Santo e il vicecomandante del corpo dei Vigili Urbani ha letto la preghiera di affidamento a San Sebastiano, patrono della polizia municipale.

L’Eucaristia si è conclusa con la benedizione ai devoti del Santo, che hanno fatto il pellegrinaggio, e all’assemblea tutta. Canti di gioia e le tradizionali invocazioni al Santo hanno rafforzato il tono di festa alla chiusura della celebrazione. Sicuramente siamo tornati a casa confortati dalla consapevolezza  di non essere soli nel nostro cammino verso Dio, ma in compagnia dei santi, in particolare di San Sebastiano, protettore della nostra città.

Scarica Omelia_integrale_Don_Rosario_Sultana_San_Sebastiano_20_gennaio_2023

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