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Novena di Natale: “dalla mangiatoia di Betlemme ai cenacoli domestici”

di Enrica Munafò

Quest’anno la comunità Chiesa Madre ha voluto cogliere l’occasione del Natale per ritornare nelle
case delle famiglie del nostro territorio e vivere la novena natalizia nei “cenacoli domestici”: Gesù
Bambino, ogni giorno della novena, ha fatto visita a una famiglia, che, a sua volta, ha voluto far
partecipi parenti, amici e vicini di casa. Tutti insieme, raccolti attorno a Gesù Bambino, abbiamo
pregato e cantato per prepararci alla Sua venuta.

Ogni giorno la novena ha avuto una sua caratteristica per le risposte diverse delle famiglie e dei
convenuti: abbiamo avuto la novena della commozione del malato, della semplicità dell’anziano,
dello stupore dei bambini, secondo la componente dei presenti. Durante i giorni della novena sono
stati visitati vari quartieri della parrocchia. In tutti gli incontri il denominatore comune è stata la
gioia di ricevere Gesù nella propria casa e pregare insieme attorno a lui.

Abbiamo ogni giorno preso un impegno concreto di conversione, secondo quello che la Parola e la
riflessione del Parroco don Rosario Sultana ci suggeriva. Abbiamo chiesto di avere il coraggio,
come Giovanni, di raddrizzare qualcosa che non va nella nostra vita; ci siamo impegnati a dire il
nostro “Sì” come Maria; di provare a guardare chi ci è accanto non solo con gli occhi, ma col cuore
e, come Giuseppe, imparare a fidarci del Signore; imparare a ringraziarLo guardando con gli occhi
della fede le vicende della nostra vita; ci siamo impegnati a essere sobri e non sprecare denaro,
cibo, doni e di annunciare che Gesù è nato per tutti, con la stessa semplicità dei pastori.

Nella preghiera abbiamo ricordato i nostri cari, che ci hanno lasciato e di cui nelle feste si sente
particolarmente la mancanza; abbiamo concluso con una preghiera a Gesù Bambino, unico e vero
Salvatore, di cui ciascuno di noi è cercatore. Lui è la nostra pace e la nostra gioia. Abbiamo vissuto
il gusto dell’amicizia, della gratitudine, della compagnia, della comunione fraterna. Dopo la
benedizione finale, c’è stato un piccolo sorteggio e non è mancato un dolcino offerto dalla famiglia
che ci ha ospitato.

È stata un’esperienza di comunità cristiana che a Natale si è riscoperta famiglia di Dio. Abbiamo
colto nei volti e negli interventi delle persone tanto desiderio di relazioni vere, che danno senso e
pienezza alla vita e si è colta tanta gioia di pregare insieme.

Gli anni di pandemia, che abbiamo vissuto, ci hanno certamente condizionati ed ora esplode forte
il desiderio di stare insieme e di ritrovarci per un arricchimento spirituale. Abbiamo sperimentato
come è bello stare insieme come fratelli e attendere comunitariamente Gesù.

Le persone hanno provato gratitudine per il dono di questa visita, che ha risvegliato nei loro cuori i
valori spirituali del Natale. In alcune case gli invitati all’incontro hanno portato vivere per le
famiglie bisognose, pensando in particolare ai bambini.

Buon Natale: Gesù nasce per tutti noi!

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