da Redazione

A causa del diffondersi del “coronavirus” e tenuto conto della necessità di fronteggiare l’emergenza e tutelare la salute pubblica, in ottemperanza a quanto disposto dal DPCM del 4 marzo 2020, dalla C.E.I. e dalla C.E.SI. in merito alle misure precauzionali da adottare, si dispone quanto segue:

  1. fino al 15 marzo p.v. sono sospese gli incontri di catechesi e di formazione in tutte le Parrocchie;
  2. Fino al 3 Aprile sono annullate tutte le manifestazioni di religiosità popolare organizzate dalle parrocchie, o dalle confraternite o associazioni in tutto il territorio della diocesi.(es. processione che riguarda la festività di San Giuseppe). Come pure convegni o assemblee laddove questi prevedono la partecipazione di un elevato numero di persone che non consentono di tenere la distanza di sicurezza interpersonale, ad eccezione delle Celebrazioni Eucaristiche, tutte le attività, le manifestazioni e le iniziative a livello parrocchiale, vicariale e diocesano che prevedono “affollamento di persone” (cfr. DPCM art. 1 a, b): processioni, raduni, attività oratoriali, Via Crucis interne ed esterne con concorso di popolo che non consentono di attuare le precauzioni indicate dal DPCM (a discrezione dei Parroci tali attività possono essere consentite solo in presenza di piccoli gruppi di fedeli);

  3. le chiese restino aperte per favorire la preghiera personale (stampare e diffondere la preghiera composta dal nostro Vescovo per l’occasione);
  4. le Sante Messe si celebreranno regolarmente, avendo cura di applicare le disposizioni sulla “distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”. Se si ritiene opportuno, al fine di evitare il sovraffollamento, specialmente nelle chiese piccole, si celebrino altre Messe oltre a quelle previste;
  5. per la celebrazione delle esequie si usi la massima prudenza e si evitino le condoglianze;
  6. il Sacramento della Penitenza venga celebrato nella forma individuale con le dovute attenzioni (preferibilmente all’interno del confessionile);
  7. le visite agli ammalati siano ridotte ai soli casi di Unzione degli infermi e del Viatico. Si invitano i Ministri straordinari della Comunione a limitare le visite ai soli casi di necessità pastorale;
  8. le mense dei poveri resteranno chiuse, ma si possono distribuire cestini con i pasti da consumare a casa;
  9. si invitano gli anziani a rimanere in casa e, nell’impossibilità di adempiere al precetto festivo, i fedeli dedichino un tempo conveniente all’ascolto della Parola di Dio e alla preghiera. Possono essere d’aiuto le celebrazioni trasmesse tramite radio, televisione o in streaming.

Infine, ribadisco quanto precedentemente disposto nella Circolare del 3 marzo 2020:

  1. è sospeso lo scambio della pace con la stretta di mano;
  2. l’Eucaristia sia distribuita sotto la specie del Pane, sulla mano;
  3. venga rimossa l’acqua lustrale dalle acquasantiere.

I Parroci e gli operatori pastorali non prendano decisioni autonome e affrettate, ma si attengano alle disposizioni che man mano verranno indicate da questa Curia Vescovile.

Sarete informati tempestivamente per quanto concerne l’adozione di ulteriori precauzioni, sia per la ripresa della ordinaria attività pastorale. Resto a disposizione per eventuali dubbi o ulteriori chiarimenti.

Esprimiamo vicinanza nella preghiera a quanti sono colpiti dal virus e ai loro familiari, agli operatori sanitari, ai responsabili della pubblica amministrazione, alle forze dell’ordine e a tutti coloro che sono impegnati a fronteggiare questa emergenza sanitaria.

Mons. Angelo Giurdanella

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